
Se vuoi crescere, devi imparare e sbagliare
Se anche tu gestisci un’azienda, lascia che ti dia un consiglio: se vuoi crescere, devi imparare a sbagliare.
Attenzione, però: non ti sto spingendo a commettere errori alla cieca, senza aver prima valutato le conseguenze delle tue azioni.
Da imprenditore, infatti, devi sempre mirare ad una pianificazione e ad un lavoro svolto nel migliore dei modi.
Tuttavia, anche nelle situazioni in cui credi che tutto debba andare per il meglio – perché il tuo team si è impegnato al massimo, perché stai investendo tempo, denaro ed energie nel tuo progetto – l’imprevisto è dietro l’angolo.
E in quelle occasioni, hai due possibilità di scelta:
1. Puoi decidere di scappare dal problema, di nascondere il marcio sotto il tappeto, di fare finta di non vedere;
2. Oppure, puoi decidere di affrontare la situazione, mettendo da parte quella malattia di cui tutti soffriamo un po’ e che potremmo definire “allergia all’errore“: un misto di vergogna e paura che ci portiamo dietro sin dall’infanzia, da quando i nostri genitori ci obbligavano a comportarci bene e a stare al nostro posto per non fare brutte figure.
E indovina quale dei due atteggiamenti è più proficuo per te e per la tua azienda?
Ovviamente, affrontare la situazione: non c’è niente di più gratificante per la persona, e di conseguenza per il professionista, che ammettere le proprie responsabilità in caso di screzi con i clienti, e provvedere al più presto ad una risoluzione delle incomprensioni con un atteggiamento propositivo che rassereni gli animi.
Se vuoi crescere, quindi, devi imparare a sbagliare, e trasformare quella che inizialmente poteva sembrare una catastrofe in un’occasione di maturazione personale e crescita aziendale.


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